Vesuvio

Ho realizzato questo mini cartone , mentre "sbariavo" in rete. Ho pensato che dal cratere del vesuvio invece di uscire la lava , uscissero note musicali. E' più che altro un augurio per il riscatto della mia città, che potrebbe ricominciare proprio dalla musica, che in questo periodo è poco rappresentata in Italia e nel resto del mondo.
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martedì 5 febbraio 2008

Biografie Mario Musella

Mario Musella nasce a Napoli, nel quartiere di Piscinola, il 1 aprile 1945. Suo padre era un militare americano, di origine pellerossa, sbarcato a Napoli in occasione della II Guerra Mondiale. Fin da bambino dimostra un particolare interesse per la musica; la chitarra ed il basso, in particolare, saranno i suoi strumenti preferiti. Giovanissimo, nel 1961, insieme a James Senese ed ad altri amici danno vita, a Terzigno , al complesso di “Gigi e i suoi Aster”. Ancora oggi, nel paese vesuviano, a distanza di tanti anni, le persone che lo conobbero e lo frequentarono, ricordano Mario con particolare affetto e commozione.


Si racconta che, quando Mario Musella decise di ritornare a Napoli, in diversi partirono da Terzigno per andare ad ascoltare il cantante dal “vocione”, così come oggi qualcuno ancora lo ricorda. Intanto ad Aversa, sempre insieme all’inseparabile amico James, continua l’esperienza musicale giovanile con “Vito Russo e i 4 Conny”. Il 1966 rappresenterà per Mario l’anno della svolta: con Senese ed altri 4 giovani musicisti napoletani (Franco Del Prete, Luciano Maglioccola, Elio D’Anna e Giuseppe Botta) decidono di formare “The Showmen” il gruppo che segnerà il loro successo e la relativa consacrazione alla musica italiana. E’ il 1968 quando TV e radio diffondono le note di una canzone, la cui voce di Musella, farà vibrare milioni di cuori : “Un’ora sola ti vorrei”, un successo incredibile. Con questo brano gli Showmen si aggiudicano l’edizione del Cantagiro ’68 vincendo tutte le tappe musicali e piazzandosi ai primi posti della hit parade. Seguono altri successi e scalate hit (“ Non si può leggere nel cuore”, "Gloria, ricchezza e te”, "Sto cercando”, "Mi sei entrata nel cuore”, ecc.) e l’uscita di 2 LP ( nel 1969 e nel 1970 ) prodotti dalla RCA ed entrambe intitolati “The Showmen” . Il disco del ‘70 contiene “Marzo/Catarì” ( una poesia di Salvatore Di Giacomo), brano interpretato da Mario Musella, metà in inglese e il resto in napoletano, in uno struggente rock-blues . Nel 1969 il gruppo partecipa al Festival di Sanremo con “Tu sei bella come sei”. L’interpretazione, caratterizzata da un particolare misto di soul e rythm&blues, giunge sesta ed è meritevole di particolare attenzione da parte della critica. Ma è nella “notte sanremese” , in un locale, che Mario e Co. daranno libero sfogo al loro sound. Si racconta, infatti, che gli Showmen, insieme a Stevie Wonder, Wilson Pickett e Demetrio Stratos (quest’ultimo nato e morto negli stessi anni di Mario Musella) diedero vita ad una jam-session rimasta memorabile.

Tra il 1968 ed il 1970 gli Showmen partecipano a diversi concerti, tutti rigorosamente dal vivo. Renzo Arbore, nel 1969, li invita nel talk-show televisivo da lui condotto “Speciale per voi”: un' esplosione di suoni e canti delizierà, per mezz'ora circa, il fortunato pubblico presente. In un filmato proposto qualche tempo fa dalla RAI si vedono i sei ragazzi esibirsi in “Papa’s got a brand new bach” : battiti di mano, suoni di chitarra, basso, sax e percussioni, in un crescendo musicale, accompagnano la magica voce di Mario Musella.

Nonostante gli strepitosi successi e la notorietà raggiunta, nel 1970, inaspettatamente, gli Showmen decidono di sciogliersi. Ognuno prenderà una strada diversa: Elio D’Anna, insieme ad altri musicisti, darà vita agli Osanna, una band caratterizzata dal rock-progressive; Senese, invece, insieme ad altri due “showmen”, Del Prete e Botta, nel 1971, darà vita prima agli “ Showmen 2” e immediatamente dopo, ai Napoli Centrale, un gruppo jazz-rock senza precedenti nella storia della musica italiana e che ancora oggi vede il suo leader, James Senese, impegnato in una ricerca compositiva e in un linguaggio musicale evolutivo. Mario Musella invece, sorprendendo un po' tutti, decide di continuare la carriera come solista. Le cronache parlano di un’operazione di ulcera subita nel 1971 che lo minano nel morale. Prontamente ripresosi, incomincia ad incidere alcuni 45 giri di successo ed un LP “Come pioveva”. Sono della prima metà degli anni settanta successi come ”Io l’amo di più”,”Storia d’amore”,”Come pioveva”,”La notte sogno ancora te”, "Primavera”, "Verso le nove di sera “, "Domani tra un anno chissà”. Nel 1975 partecipa al “ Disco per l’estate” con “Innamorata mai”, un bel successo che lo porterà in hit . E’ di questo periodo che si parla anche dell’incisione, con la King Universal, di un doppio LP inspiegabilmente mai pubblicato; vi dovrebbe contenere brani come “Arrivederci” di Umberto Bindi e di “Georgia on my mind”di Ray Charles. Ad accompagnare Mario è un giovanissimo chitarrista: Pino Daniele.

Nel 1979 le condizioni fisiche di Mario si fanno preoccupanti ed il 6 ottobre un’improvvisa complicanza epatica spegnerà a soli 34 anni, a Marano di Napoli, una delle più belle e particolari voci della musica italiana le cui armonie vocali ed il feeling in esso contenuto costituivano un misto di matrice soul, blues and rhytm&blues. Pino Daniele, nel 1980, dedicherà all’amico un album intitolandolo “Nero a metà”: è l’inizio di una leggenda. Oggi, a sessant’anni dalla nascita, si vuole ricordare questo indimenticabile cantante e musicista dedicandogli un sito, con la constatazione che - malgrado sia scomparso in giovane età - abbia lasciato un solco nel panorama musicale italiano.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Mi è entrato nel cuore

Unknown ha detto...

Unico,immenso, voce inimitabile. Merita ancora oggi riconoscimentipoiche'l0a sua possente voce deve necessariamente restare nella storia non solo della canzone Italiana ma, soprattutto;Mario Musella appartiene alla Storia della Napoli Bella.


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