Alan Sorrenti (Napoli, 9 dicembre 1950) è un cantautore italiano.
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Biografia [modifica]
Ha iniziato la carriera nei primi anni '70 con lavori vicini al rock progressivo e sperimentale, in cui si può ritrovare l'influenza di Tim Buckley, e forse anche di Peter Hammill. I suoi primi due album Aria (1972) e Come un vecchio incensiere all'alba di un villaggio deserto (1973), hanno entrambi la stessa struttura: il brano che da il titolo occupa un'intera facciata, ed ha una struttura melodica complessa ed elaborata, con testi alquanto oscuri. I brani delle altre facciate hanno testi generalmente meno ermetici e, dal punto di vista musicale, sono meno lontani dalla forma classica della canzone melodica. Particolarmente conosciuti, all'epoca, furono Vorrei incontrarti da Aria e Serenesse da Come un vecchio incensiere all'alba di un villaggio deserto.
Il terzo album segna un dichiarato periodo di crisi. In Ma tu mi ascolti Alan Sorrenti canta Ora sai che non sono forte / e ora sai che ho paura di vivere [...] / Era inverno inoltrato / quando hanno cercato / di farmi dimenticare di me stesso / ed io mi sono perso [...]. Ottiene comunque un discreto successo coll'interpretazione di un classico della canzone napoletana: Dicitincello vuje, pubblicato anche come singolo.
Raggiunge una vasta notorietà solo effettuando un completo cambiamento di rotta musicale, virando bruscamente verso la dance, una dance secondo alcuni[citazione necessaria] raffinata e con arrangiamenti superbi, secondo altri si tratta invece di una svolta desolante[1]. Gli album Figli delle stelle (1977) e quello successivo L.A. & N.Y. (1979) contengono due dei suoi più grandi successi commerciali, ossia Figli delle stelle e Tu sei l'unica donna per me (incisa anche in lingua inglese) che gli fece vincere il Festivalbar.
I musicisti americani coinvolti nella realizzazione dei due album sono nomi piuttosto importanti, da Jay Graydon a quelli che insieme sarebbero diventati i Toto. Nel 1980 ha rappresentato l'Italia all'Eurofestival con Non so che darei, che divenne un successo sia in Italia che in tutta Europa.
Si è convertito al buddismo.
Ha continuato a pubblicare nuovi album, tuttavia senza più ottenere il successo di vendite che ebbe sul finire degli anni settanta.
Nel 1988 ha partecipato al Festival di Sanremo con Come per miracolo. Nel 1992 ha pubblicato l'album Radici.
Nel 1997 è la volta di Miami, antologia che segna il ritorno alla EMI, e che contiene molti dei suoi successi in versione originale e alcuni nuovi brani, e nel 2003 ha pubblicato Sott'acqua. Nel 2006 ha preso parte al festival O' Scià sull'isola di Lampedusa e al Gran Galà dello Sport e della Televisione ad Alghero.
Anche la sorella Jenny Sorrenti è una cantante.
Curiosità [modifica]
Si noti anche come la canzone Bandiera bianca di Franco Battiato critichi la caduta di Alan Sorrenti dallo sperimentale a musiche più facili e superficiali come Figli delle stelle. Un suo verso che recita:
« Siamo figli delle stelle e pronipoti di sua maestà il denaro. » | |
(Franco Battiato - Bandiera bianca) |
.
Nel film Fuochi d'artificio Massimo Ceccherini la canta in versione accelerata.
Discografia [modifica]
- Aria (1972)
- Come un vecchio incensiere all'alba di un villaggio deserto (1973)
- Alan Sorrenti (1974)
- Sienteme, it's time to land (1976)
- Figli delle stelle (1977)
- L.A. & N.Y. (1979)
- Di notte (1980)
- Angeli della strada (1983)
- Bonno Soku Bodai (1987)
- Radici (1992)
- I successi 2 (1996)
- Miami (1997) Ristampata più volte dalla EMI sotto collane diverse.
- Sott'acqua (2003)
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