Vesuvio

Ho realizzato questo mini cartone , mentre "sbariavo" in rete. Ho pensato che dal cratere del vesuvio invece di uscire la lava , uscissero note musicali. E' più che altro un augurio per il riscatto della mia città, che potrebbe ricominciare proprio dalla musica, che in questo periodo è poco rappresentata in Italia e nel resto del mondo.
Nick
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lunedì 21 luglio 2008

Aldo Farias & Daniele Scannapieco.

 


 

* Nella foto: Aldo Farias*Al Mercogliano Music Festival è il giorno di Aldo Farias
Al Mercogliano music festival di scena Languages l’ultimo lavoro di Aldo Farias accompagnato al sax da Daniele Scannapieco.
Ora solare, ora intimista la musica di Aldo Farias recupera attraverso un approccio jazzistico un gusto melodico e una cantabilità propri della nostra tradizione musicale più genuina, avvicinandosi e a volte sommandosi alla tradizionale musicalità partenopea.
Otto composizioni più la reinterpretazione di uno standard fanno di Languages un ponte tra la musica afro-americana e quella europea.
Domani sarà la volta dello straordinario progetto di Roberto Gatto “omaggio al progressive rock.” Ci sono voluti circa due anni di lavoro per riunire i migliori jazzisti italiani attorno l’idea di rivisitare i celebri brani dei Pink Floyd, Yes, Genesis ecc. Il risultato è stato quello di attualizzare in forma contemporanea un affascinante e complesso patrimonio musicale ricco di spunti e molteplici sfumature, attraverso le diverse personalità dei musicisti coinvolti. A coronamento del successo del Mercogliano music festival per il weekend è stato allestito un raffinato buffet di dolci, Salvatore De Riso Amalfi, abbinati alla morbidezza e freschezza del Fiano dei Feudi di San Gregorio.
(sabato 19 luglio 2008 alle 11.36)

giovedì 17 luglio 2008

Bosnia

Adriatic International Festival
Suoni da Est ed Ovest del mare
Quarta edizione
26 luglio a Erchie
ore 22.00 - Ingresso gratuito
Daniele Sepe e la Brigada Internazionale
L’orchestra a colori (Italia)
BRIGADA INTERNAZIONALE - L'orchestra multietnica diretta da DANIELE SEPE
Adnan Hozic chitarra e voce Bosnia

Arlen Azevedo chitarra e voce Argentina
Auli Kokko voce Svezia
Cruz Lemon Edmilson percussioni Brasile
Daniele Sepe sax Italia
Franco Giaccia chitarra elettrica Italia
Ismail Niang voce Senegal
Monica Georghe voce Romania
Piero De Asmundis tastiere Italia
Roberto Bastos percussioni e voce Argentina
Stefan Georghe fisarmonica Romania
Vittorio Pepe basso Italia
Roberto trombone Italia
Una società in cui un oggetto per produrre musica si progetta negli Stati Uniti, si produce (...in condizioni ignobili) in Cina e poi viaggia per tutto il pianeta senza limitazioni diventando un oggetto di culto dovrebbe essere una società muta.
Senza musica e senza gioia. Se le merci possono attraversare i cinque continenti senza problemi mentre uomini, donne e bambini sono costretti tra mille pericoli a scampare fame, ingiustizia e guerra significa che dovremmo per decenza perdere la voce.
"Nostra patria è il mondo intero" recitava una vecchia canzone anarchica, ma si sa gli anarchici finivano ghigliottinati, garrotati o in galera, mentre le loro maestà di ieri e di oggi ancora ci guardano dalle loro statue nelle nostre piazze, o sguazzano nelle piscine del Billionaire. Un mondo al contrario.
Ma muti non vogliamo stare e a cantare e ballare non devono restare solo questi "birichini". In attesa della grande rivoluzione la Brigada Internazionale porta in giro la meravigliosa musica della gente più povera della terra. E lo fa in allegria. Per dispetto.
Daniele Sepe
L'ennesima illuminante idea di Daniele Sepe realizzata assieme a molti musicisti di varie nazionalità, la "Brigada Internazionale". Daniele Sepe sassofonista e multistrumentista dagli anni Settanta ad oggi, è un solido punto di riferimento della nostra musica popolare: in lui la tradizione partenopea si fonde magistralmente con il jazz, il funk, il folk balcanico e il rock in una contaminazione continua.
Ancora una volta il musicista napoletano è protagonista di un ambizioso progetto multiculturale che prende forma e sostanza, concerto dopo concerto, piazzandosi di diritto tra gli appuntamenti più avvincenti della stagione, con un repertorio che attinge alle tradizioni di Cuba, Senegal, Italia, Argentina, Canada.
La Brigada Internazionale è un ensemble di sedici elementi provenienti da Bosnia, Argentina, Svezia, Cuba, Romania, Brasile, Senegal, Algeria e Italia; con sede a Napoli, la città più musicale e culturalmente contaminata d’Italia.
Quello che avviene nel nostro paese è un autentico rinascimento delle orchestre. In moltissime città ne nascono ogni anno. E non a caso le città che per prime si sono affacciate a queste nuove realtà artistiche sono state quelle dove maggiormente si concentra il fenomeno dell’immigrazione; Torino, Genova, Roma, Napoli e molte altre.
Brigada Internazionale è una risposta alla diffusione verticale dell’intolleranza, alla fobia del diverso, alle ronde cittadine, agli eserciti in strada. E’ il manifesto della gioia di essere vivi, della possibilità di nascere di nuovo in un paese che ti accoglie e di dimostrare il tuo valore. Di avere una possibilità.
Con la gioia contagiosa ed anarchica di latina memoria che “una risata vi seppellirà”, l’orchestra diretta da Sepe ha nel suo DNA il ballo, grazie anche alla presenza di molti latinoamericani ed al repertorio, equamente ripartito fra originali e brani tradizionali, che è un’esplosione di colori e di suoni.
Adriatic International Festival
Per il quarto anno torna l’Adriatic International Festival organizzato dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Brindisi, con l’adesione dei comuni di Fasano, Mesagne, Villa Castelli, Erchie e San Pancrazio Salentino.
Cinque concerti, dal 19 al 28 luglio, per un'edizione itinerante nei cinque comuni della provincia di Brindisi che hanno aderito al Festival, per altrettanti appuntamenti di musica internazionale, tutti ad ingresso gratuito.
L’idea del viaggio, del periplo musicale, muove le scelte dell’ Adriatic International Festival, con l’invito rivolto allo spettatore a spostarsi, ad andare ed a scrutare fra esperienze musicali appartenenti a popoli e culture diverse. Nelle varie tappe il pubblico trova proposte, spesso inedite, di nuovi artisti e modi sonori originali appartenenti al grande patrimonio musicale adriatico-mediterraneo ed internazionale.
L’Adriatic International Festival aderisce all’Anno Europeo del Dialogo Interculturale 2008. L’allargamento dell’Unione Europea accresce la multiculturalità con il risultato di incrementare il numero di lingue, religioni e tradizioni etniche e culturali presenti nel continente. L’Anno Europeo del Dialogo Interculturale 2008 riconosce il valore della grande diversità culturale, incoraggiando a vivere ed esplorare i benefici di un ricco e multiforme patrimonio.
Il Festival nel corso delle tre precedenti edizioni ha favorito in più occasioni l’incontro tra artisti di diverse nazionalità come nel caso dell’attore Brizio Montanaro e l’Ensemble Terra d’Otranto con la cantante greca Savina Yannatou e dei serbi Earth Wheel Sky Band con il trombettista salentino Cesare Dell’Anna. Ha inoltre, ospitato Oi Va Voi, Dam, Boris Kovac, Klezmatic, Kocani Orkestar, Fanfara Tirana, Carlo Nunez, Beltuner, Baba Zula.
La direzione artistica è di Roberto Caroppo.

lunedì 14 luglio 2008

Raiz vs Almamegretta


musica
Raiz vs Almamegretta
di Raiz
Insieme come ai vecchi tempi, ma solo per una notte. Il cantante torna con la band per un solo concerto, il 17 luglio al Neapolis Festival con i Massive Attack. Effetto revival? No, divertimento



Raiz e gli Almamegretta. Nessuna reunion. Solo un incontro per parlare di Vulgus, ultimo cd della band partenopea, dove la voce di dischi storici come Sanacoree Lingo torna a cantare in Guarda annanz’. Insieme, nell’“original line-up”, suoneranno il 17 luglio al Neapolis Festival per aprire il concerto dei Massive Attack. Perché i vecchi amici si ritrovano sempre.

RAIZ: Gennaro, che numero di cd è questo degli Almamegretta?
GENNARO: «Boh…. Il decimo, credo, forse l’undicesimo».

Come state?
G: «Il disco parla da solo: si fa ascoltare e dimostra che lo stato di salute degli Almamegretta è ottimo, anche se ci portiamo addosso un sacco di cicatrici. Ma nella vita gli imprevisti devi metterli in conto: solo che bisogna saperli trasformare in qualcosa di positivo. Il cd poi dimostra una volta di più che siamo da sempre un laboratorio. Direi che non siamo mai riusciti a spiegarlo così bene».

Forse perché prima i tempi non erano abbastanza maturi?
G: «È possibile. Vulgus è stata un’operazione rischiosa, a partire dalla scelta di metterci dentro nove cantanti diversi, da Horace Andy a Lucariello passando per una vecchia conoscenza, Julie Higgins. Si poteva creare l’effetto compilation, ma ci piace mettere elementi tanto diversi nei dischi».

Ascoltando Vulgus ci ho sentito dentro tanto reggae e dub, e l’ho avvertito come un sound molto familiare.
PAOLO: «Abbiamo cercato il suono più naturale per noi. Ma non significa aver fatto meno ricerca, solamente aver voluto un cd molto diretto». G: «La cosa curiosa è che la base di Vulgus, la canzone che dà il titolo all’album, l’ha fatta Lucariello: quindi il brano con il sound “più Almamegretta” è stato pensato da un elemento che da pochissimo fa parte del collettivo. Del resto la nostra storia è sempre stata abbastanza anomala».

È vero, anch’io quando ero nella band ho sempre avuto la sensazione di far parte di un corpo in continua mutazione. Non siamo mai stati capaci di fare due dischi uguali.
G: «Non amiamo ripeterci. Forse prima era ingenuità giovanile, oggi è demenza senile». (ride)

Ma perché abbiamo sempre avuto questa smania di ricerca?
G: «Prima di tutto è un’attitudine individuale: non siamo mai stati capaci di dare quello che ci si chiedeva. Non siamo mai riusciti a forzarci».

Gli Almamegretta sono stati a un passo dal grande successo. Ma a me personalmente non essere diventato una pop star mi ha fatto bene, mi ha permesso di sperimentare. Ora faccio il mio lavoro senza compromessi. È stato così anche per voi?
G: «Neanche io mi sono mai montato la testa. Ricordo il concerto di presentazione di Lingo a Napoli davanti a un mare di gente… era un periodo in cui riuscivamo a fare contenti tutti. Però è passato: come ho detto, le esperienze ti lasciano cicatrici, ma mica ti fanno morire dissanguato».

Parliamo di Napoli. Quanto è presente la città nell’album?
P: «All’inizio della lavorazione ho subito detto: “Non facciamo un disco in cui Napoli si lamenta di se stessa”. Poi, volenti o nolenti, si è andato a finire lì… La città usciva dalla porta e rientrava della finestra». G: «Se vuoi fare un album che non parli di Napoli devi andare lontano. E non è detto che ci riesci».

Anche nel brano in cui canto, Guarda annanz’, ho dato voce a un personaggio che parla e pensa in napoletano, ma in fondo è un personaggio che potrebbe vivere ovunque.
P: «Così come hanno fato Lucariello e Peppe Lanzetta in Bum Bum».
G: «Collaborare con Peppe è stato quasi inevitabile: noi e lui abbiamo sempre raccontato le stesse cose, solo in due modi differenti».

Nel disco Napoli è un simbolo: non l’avete raccontata come avrebbe fatto un neomelodico, che canta della signora che abita alla palazzina 6, interno 3, di Borgo Sant’Antonio Abate. Con Vulgus si potrebbe stare in una qualsiasi città del Mediterraneo.
G: «Il problema è che Napoli dovrebbe diventare una città mediterranea e insieme europea. Sembrava stesse per riuscirci, ma il profumo di rinnovamento di qualche anno fa è diventato puzza di spazzatura».

Chissà che i nostri nuovi amministratori... No, lasciamo perdere. Mi parlate un po’ della promozione del disco?
G: «Iniziamo col dire che siamo nemici delle radio. E secondo me il motivo è anche geografico. I progetti che nascono a Roma o a Milano hanno un accesso più facile alle radio. Ma se sei di Napoli e proponi un discorso musicale diverso da quello di artisti più canonici alle radio proprio non ci arrivi».
P: «Ormai si sa che gli Almamegretta non rientrano negli standard radiofonici. Possiamo anche portargli la canzone più pop dell’universo, ma c’è un pregiudizio verso di noi. Quindi la promozione sarà soprattutto live».
A proposito, il 17 luglio saremo a Napoli tutti insieme al Neapolis Festival per aprire lo show dei Massive Attack. Questo appuntamento mi fa dire che sarebbe bello non aprire soltanto i loro spettacoli quando vengono in Italia: secondo me saremmo capaci di suonare con loro anche a Londra.
P: «Hai ragione, lo abbiamo sempre pensato anche noi. Speriamo solo che il live del 17 non sia un’operazione nostalgia. Anche perché sia noi che loro ora proponiamo cose nuove».
G: «No, il revival anni Novanta non lo vuole nessuno. Però sono sicuro che ci divertiremo».

martedì 8 luglio 2008

Quest’estate Scatola Sonora-Musicisti associati fa musica al Museo Madre!

Nuovo palcoscenico per la dinamica associazione fondata da Eugenio Ottieri e Pasquale Scialò che firma 24 serate di musica nell’ambito della neonata manifestazione “Un’estate al MADRE”.
Per tutta l’estate infatti il MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DONNAREGINA DI NAPOLI (MADRE) in via Settembrini trasforma il cortile interno in un palcoscenico a cielo aperto, un grande palco che offrirà per due mesi, tutti i giorni della settimana, ad eccezione del martedì, consueto giorno di chiusura settimanale, un’occasione di intrattenimento diversa nelle calde serate estive.
La ricca offerta del cartellone realizzato con Teatro Pubblico Campano, Circuito campano della Danza e Supportico Lopez,  prevede uno spettacolo ogni sera dal 3 luglio all’8 settembre nel suggestivo  cortile interno del museo, con appuntamenti di teatro, danza, cinema e musica: a quest’ultima sono dedicate le serate del lunedì, mercoledì e venerdì.
4 appuntamenti di jazz saranno a cura della Fondazione Teatro San Carlo, mentre le proposte di Scatola Sonora saranno in grado di attirare gli amanti dei generi musicali più diversi, dalla musica classica al jazz, dalla sperimentazione al popular.
Primo appuntamento è stato il bellissimo concerto del Solis String Quartet, tenutosi con grande successo il 4 luglio, mentre per questa settimana sono attesi Il “Quatuor pour la fin du temps” di Olivier Messiaen, proposto in una versione drammatizzata con voce recitante e Video dall’Ensemble strumentale Domenico Cimarosa formato da docenti del Conservatorio di Avellino (9 luglio) e lo stuzzicante “Mandolini all’opera” (i più tipici timbri dell’800 partenopeo incontrano l’OPERA Lirica) con l’Accademia mandolinistica napoletana di Mauro Squillante e Leonardo Massa (11 luglio).
La rassegna proseguirà dunque per tutta l’estate, compreso il giorno di Ferragosto, offrendo il contributo di tanti artisti che hanno fatto propria la proposta di Scatola Sonora per queste calde serate cittadine.
E proprio gli intensi rapporti di scambio artistico e professionale che negli anni Scatola Sonora ha saputo tessere sia con le Istituzioni musicali campane dell’Alta Formazione (Conservatori di Napoli, Avellino e Salerno, Università di Salerno) che con i più brillanti esponenti del mondo musicale campano e nazionale sono la cifra di questa rassegna “sperimentale”, che si propone di diventare un appuntamento fisso delle estati napoletane.
Una scommessa per chi crede ancora nella vitalità della musica dal vivo, e soprattutto nel desiderio di offrire intrattenimento intelligente a quanti anche in estate desiderano unire leggerezza e qualità.

Meno male, Pomigliano (jazz) c'è

Al via la tradizionale kermesse dai grandi numeri. È la prima tappa del Circuito dei Jazz Festival della Provincia di Napoli
Marc Ribot
Marc Ribot
NAPOLI - Un festival per tutti, ma consacrato alla qualità, alla selezione musicale, al suono. Il Pomigliano Jazz, prima tappa del Circuito dei Jazz Festival della Provincia di Napoli, inaugura la XIII edizione, che si svolgerà dal 10 al 13 luglio nel Parco Pubblico di via Passariello. Il cartellone, come sempre, è ricco di grandi nomi nazionali e internazionali del panorama jazz. Il 10 luglio, su uno dei due palchi del parco, si esibiranno Maria Pia De Vito e Huw Warren. Il duo, nato lo scorso anno in Inghilterra in occasione del Festival di Appleby, presenta al festival i brani del nuovo disco “Dialektos”, prodotto dall’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Miles Evans
Miles Evans
L’album è frutto di un lavoro intenso, basato su composizioni originali di Warren, su testi in napoletano della De Vito, su riletture di classici della musica brasiliana e sulla poesia “Si fosse n’auciello” di Totò. Il canto della De Vito, improntato al gusto della melodia, trova una controparte naturale nella personalità musicale di Huw Warren compositore imprevedibile, minimalista e contagiosamente ritmico. Nella stessa serata, il palco invaso vedrà la presenza dei Cordoba Reunion, con il ritorno a Pomigliano dello straordinario polistrumentista argentino Javier Girotto. Sempre il 10 luglio, c’è l’ICP Orchestra, il collettivo olandese più originale d’Europa.
Uno degli affollatissimi concerti del Pomigliano Jazz
Uno degli affollatissimi concerti del Pomigliano Jazz
Il programma della seconda serata è altrettanto fitto. Sul palco centrale il quartetto di Enrico Pieranunzi, con uno straordinario tributo a Monk, si alternerà ai ritmi africani del trio di Rany Weston, l’ottantaduenne pianista di Brooklyn, definito l’erede di Duke Ellington. E poi Aldo Farias, l’orchestra di Gil Evans, la Nubu Orchestra, l’Orchestra Napoletana di Jazz e il quintetto di Flavio Dapiran. Quattro serate gratuite di altissimo livello musicale con più di 100 artisti in scena, per un incontro di culture e suoni. E non finisce qui, perché il festival non è solo concerti. L’edizione 2008 prevede, inoltre, seminari di guida all’ascolto del jazz, diretti dal giornalista Pietro Mazzone e dal musicista Francesco Nastro, mostre fotografiche, workshop, performance artistiche e prove aperte al pubblico.
Il parco ospiterà, infatti, la mostra «Terra Mia», dedicata a Pino Daniele e pensata come esposizione itinerante in appoggio di tutte le manifestazioni del Circuito dei festival del jazz della Provincia di Napoli. Pomigliano Jazz è anche un’etichetta discografica, Itinera, che produrrà quest’anno due nuovi cd inediti. Il primo è già in giro: contiene 13 brani tra cui spiccano le featuring di Marc Ribot e Dj Logic.

MUSICA: PINO DANIELE, ECCO I DUETTI 'CULT' DI 'VAIMO' 2008'

''Donna Cuncetta'' con Nino D'Angelo, ''Terra Mia'' con Avion Travel, ''Ironia Di Sempre'' con Chiara Civello, ''Se Mi Vuoi'' con Irene Grandi, ''Vento Di Passione'' con Giorgia e '''O Scarrafone'' con Gigi D'Alessio. Sono alcuni dei duetti d'eccezione, elencati in ordine d'apparizione, che Pino Daniele proporra' domani nell'attesissimo concerto-evento 'Vaimo' 2008 Live' in Piazza del Plebiscito a Napoli, dove il musicista partenopero riunira' le sue storiche band per festeggiare i suoi 30 anni di carriera artistica (celebrati discograficamente quest'anno con il triplo album ''Ricomincio da 30'', dedicato alla memoria dell'amico Massimo Troisi). Daniele com'e' noto sara' accompagnato da tre formazioni che si alterneranno sul palco: la band appunto di 'Vai Mo'' (Tullio De Piscopo alla batteria, Tony Esposito alle percussioni, James Senese al sax, Rino Zurzolo al contrabbasso e Joe Amoruso alle tastiere), la band di 'Nero a meta'' (Agostino Marangolo alla batteria, Ernesto Vitolo alle tastiere e Gigi De Rienzo al basso) e altri musicisti: Alfredo Golino alla batteria, Gianluca Podio al piano, Mat Garrison al basso, Fabio Massimo Colasanti allo ztar e Juan Carlos Albelo al violino e armonica. Dopo il bagno di folla di domani nella sua Napoli, Pino Daniele sara in tour per tutta l'estate: l'11 luglio a Roma all'Ippodromo delle Capannelle, il 13 luglio a Campione d'Italia (Co), il 17 luglio a Mantova, il 20 luglio alla Reggia di Venaria, il 24 luglio a Bari, il 26 luglio a Potenza, il 31 luglio a Trieste, l'8 agosto a Pescara, il 10 agosto a Villapiana (Cs), il 12 agosto a Catanzaro, il 24 agosto a Vittoria (Rg), il 26 agosto a Taormina (Me), il 28 agosto a Palermo, il 6 settembre a Firenze, il 21 settembre a Milano.

domenica 6 luglio 2008

Pomigliano Jazz 2008

 

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risorse/POMIGLIANOJAZZ/monk.jpg PIERANUNZI E GIULIANI OMAGGIANO IL GENIO DI MONK
Sul palco, insieme al pianista e al sassofonista, anche Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra.
[05/07/08 15:20] Pomigliano Jazz 2008
(PRIMA) NAPOLI - L’eredità artistica di Thelonious Monk rimane una delle più originali e affascinanti che il jazz ci abbia  lasciato. “Monk suonava il piano come se non ne avesse mai visto uno prima ”, dice d... [»]
risorse/POMIGLIANOJAZZ/icporchestra.jpg ICP ORCHESTRA: DALL'OLANDA A POMIGLIANO, I MAESTRI DELLA MUSICA IMPROVVISATA
Nella loro unica tappa italiana, la band oltre al concerto del 10 luglio terrà anche seminari e incontri col pubblico. L'evento è organizzato in collaborazione con l'Ambasciata olandese di Roma.
[05/07/08 15:11] Pomigliano Jazz 2008
(PRIMA) NAPOLI - Fondata nel 1967 dal pianista e compositore Misha Mengelberg, figura storica del più estroso jazz del Vecchio Continente, l’olandese ICP Orchestra (Instant Composers Pool) è una delle più originali compagini non... [»]
risorse/POMIGLIANOJAZZ/De_vito.jpg MARIA PIA DE VITO E HUW WARREN PRESENTANO "DIALEKTOS" AL POMIGLIANO JAZZ FESTIVAL
[05/07/08 15:07] Pomigliano Jazz 2008
(PRIMA) NAPOLI - Alla XIII edizione del  Pomigliano Jazz Festival è in cartellone un incontro musicale suggestivo tra la vocalist Maria Pia De Vito e il pianista e compositore inglese Huw Warren. Un concerto-rivelazione di grandissimo impatto... [»]
risorse/POMIGLIANOJAZZ/pomijazz_MANIF.jpg DAL 10 AL 13 LUGLIO LA XIII EDIZIONE DI POMIGLIANO JAZZ
Il festival diretto da Onofrio Piccolo ospita 4 esclusive nazionali, laboratori per bambini, performance artistiche, workshop e artisti internazionali
[04/07/08 18:23] Pomigliano Jazz 2008
(PRIMA)NAPOLI -  Ritorna dal 10 al 13 luglio 2008 il Pomigliano Jazz Festival. La XIII edizione della rassegna ideata e diretta da Onofrio Piccolo - prima tappa del Circuito dei Jazz Festival della Provincia di Napoli - punta a bissare il successo de... [»]
MUSICA: IN PROVINCIA DI NAPOLI 7 APPUNTAMENTI CON IL JAZZ D'AUTORE
[04/07/08 15:49] Pomigliano Jazz 2008
(PRIMA) NAPOLI - La lunga estate calda del jazz sta per cominciare. Dal 10 luglio al 21 settembre, la terza edizione del Circuito Jazz Festival percorrerà Napoli e la sua provincia come un continuo, intensissimo brivido jazz. Un’emozione fatt... [»]
risorse/POMIGLIANOJAZZ/pomijazz_MANIF.jpg POMIGLIANO JAZZ 2008: OGGI LA PRESENTAZIONE DEL CARTELLONE
[04/07/08 11:29] Pomigliano Jazz 2008
(PRIMA) NAPOLI - Oggi Venerdì 4 luglio, alle ore 12, presso la sala “Mariella Cirillo” del palazzo della Provincia di Napoli, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2008 del Circuito Jazz Festiva... [»]

venerdì 4 luglio 2008

IL GIORNO DEL GRANDE JAZZ

 
"Tribunal Mist Jazz Band"
 
Brani napoletani in chiave jazzistica :

Notte di grande Jazz a "Spoleto 51". Antonio Solimene dirige i venti elementi che compongono la "Tribunal Mist Jazz Band". Nati a Napoli nel '91 da un'idea dell'avvocato Paolo Pannella, si tratta di musicisti-professionisti e professionisti-musicisti, tutti uniti dalla pura passione per la musica, che hanno reinterpretato brani della tradizione napoletana in chiave jazzistica. "Music For Music" è il loro slogan, ovvero essere in sintonia con sé stessi e con gli altri suonando insieme, lasciandosi così trasportare dalle emozioni. A "Spoleto 51" si esibiranno giovedì 3 luglio, nel Cortile d'onore della Rocca Albornoziana, alle 21.30.
Al Chiostro di S. Nicolò, continuano i concerti di Musica da Camera, con la serata dedicata a Olivier Messiaen, uno dei maggiori compositori francesi del ‘900. Al pianoforte Jeffrey Swann propone "Catalogue des Oiseaux". Alle 19.00Alla Sala XVII settembre, va in scena il primo di quattro appuntamenti rivolti alla "Metamorfosi della violenza". Giacomo Marramao, Aldo Schiavone e Maurizio Bettini intrecciano le loro riflessioni intorno alla natura della società umana. Alle 16.00.
Importante novità nel Festival dei Due Mondi: Luca Ronconi, con gli attori del centro Teatrale di Santa Cristina, da lui diretto, presenta nella chiesa di San Simone delle "lezioni aperte" sulla drammaturgia di Ibsen. Dalle 17.00 alle 21.00.
In giro per la città è ancora possibile incontrare il gruppo orchestrale "Caffè Concerto Strauss". I repertori sono sia cameristici sia d'intrattenimento.
Continua, nella splendida cornice della Terrazza Frau, l'Associazione Italia India con la promozione di arte dedicata al paese asiatico. Fino al 13 luglio.
Dalle 16.00 alle 22.00, è possibile ammirare la mostra "Voom Portraits" di Robert Wilson. Una serie di video ritratti, in alta definizione, raffigurano protagonisti dello "star system", gente ordinaria e animali straordinari, a Palazzo Leti Sansi.
Nel piano nobile di Palazzo Collicola, invece, è ospitata la mostra degli scultori Pino Pascali e Leoncillo Leonardi, aperto dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00.

Afraka


Afrakà Rock Festival AFRAGOLA (Napoli). La XIV edizione dell’Afrakà Rock Festival di Afragola prende il via mercoledì 9 luglio con il primo concerto della rassegna che vedrà protagonisti Eugenio Bennato e Ciccio Merolla.



Si  susseguiranno, poi, fino al 18 luglio,  una serie di concerti gratuiti che vedranno protagonisti musicisti e gruppi del panorama musicale italiano ed internazionale come. La kermesse, promossa dal Comune di Afragola, con il patrocinio della Regione Campania, che vede da anni il proliferare di eventi musicali ed artistici, è curata da  Lino Vairetti, anima  degli Osanna, uno dei gruppi che con Pfm e Banco ha portato alta la bandiera del rock italiano nei primi anni '70.

I concerti si terranno nella villa comunale, l’ingresso è gratuito.

Il programma completo della manifestazione:

09 luglio 2008 Pineta - Villa Comunale di Afragola Ore 21.30 EUGENIO BENNATO - CICCIO MEROLLA

10 luglio 2008 Pineta - Villa Comunale di Afragola Ore 21.30 FRANK GAMBALE – PRESENCE

11 luglio 2008 Pineta - Villa Comunale di Afragola Ore 21.30 BETTY LAVETTE – THE PLATTERS

16 luglio 2008 Pineta - Villa Comunale di Afragola Ore 21.30 ERIC MARTIN – RICHIE KOTZEN

17 luglio 2008 Pineta - Villa Comunale di Afragola Ore 21.30 DELIRIUM – TERRA SONORA

18 luglio 2008 Pineta - Villa Comunale di Afragola Ore 21.30 LE ORME – OSANNA & DAVID JACKSON

www.afraka.it

 Fabrizio Fedele degli "Osanna"


Il Minollo, Il Sito del Buonumore

Bande sotto il Vesuvio

Bande  sotto il Vesuvio

Napoli Centrale

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Almamegretta

Almamegretta

99 Posse

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CO" SANG

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24 Grana

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Mandolino Napoletano

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NCCP

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E" Zezi

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PALADINO

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